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Bhakti-tattva
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Intervista a Srila BV Narayana Gosvami Maharaja
‘ Intervista a Srila Gurudeva
Perth, Australia 23 Dicembre 1998
Intervistatrice: Quanti discepoli ha?
Srila Gurudeva: In tutto il mondo?
Intervistatrice: sì, certo.
Srila Gurudeva: Potrebbero essere centinaia di migliaia.
Intervistatrice: Leggendo le informazioni che ho avuto su di lei, sono venuta a conoscenza che è nato in
una famiglia di religiosi. Ha ereditato la sua posizione dalla famiglia, oppure ha deciso di studiare questa
filosofia?
Srila Gurudeva: In India, generalmente, i brahmana appartengono a famiglie aristocratiche, con persone erudite e benestanti. Io sono nato in questo tipo di famiglia.
Intervistatrice: Quando ha cominciato a studiare il bhakti-yoga?
Srila Gurudeva: Sino dalla nascita ho sempre cantato e ricordato i nomi di Krsna. Mio padre era un
devoto, così come mia madre. Nascendo in una famiglia di devoti, ero devoto sin dall’inizio.
Intervistatrice: Potrebbe raccontare quello che ha fatto nella giovinezza, quello che ha vissuto e i vari stadi che ha dovuto attraversare per arrivare dov’è ora?
Srila Gurudeva: Da sempre mi alzo presto al mattino, alle 4 circa, e canto e ricordo: Hare Krsna Hare Krsna, Krsna Krsna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama, Rama Rama Hare Hare. Ho sempre adorato il Signore Krsna e il Signore Rama. Sono sempre stato gentile con tutti gli animali, gli alberi, i cespugli, l’erba e tutte le forme di vita. Sin dall’inizio della mia infanzia ero molto ansioso di leggere e studiare i Veda, le Upanisad, il Ramayana e il Mahabharata. Sono sempre stato una persona molto religiosa, con una grande passione per lo studio.Da giovane ero anche un bravo giocatore di calcio. Ero un atleta molto
bravo nel salto in lungo, il salto in alto e nella corsa: i 200 mt, gli 800 mt, fino a correre le lunghe distanze come gli 8 km. Nell’intero stato dell’India in cui vivevo, nessuno mi eguagliava. Ero anche bravo nel canottaggio, nella gara in bicicletta e a giocare altri sport. Dopo aver completato la gara, migliaia di persone nello stadio mi applaudivano, e per questa ragione mi fu data una posizione di rilievo nel corpo di polizia.
Intervistatrice: Quindi prima era un poliziotto?
Srila Gurudeva: Sì. Tutti i miei superiori erano molto compiaciuti della mia buona condotta. Non ho mai accettato compensi da nessuno, nemmeno un singolo centesimo. Come sai, l’India é molto famosa per questo genere di corruzione, ma io sono sempre stato onesto e tutti mi amavano. Fui scelto per una promozione, ma proprio in quel periodo incontrai il mio Gurudeva, il mio maestro spirituale, e diventai totalmente rinunciato. La storia del mio incontro con lui fu così: comprendevo che nessuno può essere felice in questo mondo senza una vita trascendentale. Avevo constatato che pur essendoci della bellezza anche in questo, essa dura solo pochi attimi. C’è anche amore ed affetto, ma è intriso di interessi egoistici. Nessuno qui può amare in modo puro perché ognuno desidera che i suoi desideri personali siano soddisfatti. Capii inoltre che nè la ricchezza nè la posizione sociale danno la felicità, e un giorno saremo
costretti a invecchiare e morire. Considerai che noi non siamo questo corpo. Il vero se’ in realtà é racchiuso dentro il corpo. Chi sono, e chi controlla questo mondo? Come si è creato? Chi è Dio? Cominciai a pormi tutte queste domande, e diventai disinteressato a questo mondo. Cominciavo a pensare di aver bisogno di un maestro realizzato che mi potesse insegnare.
Intervistatrice: Quindi da chi è andato?
Srila Gurudeva: Mi recai sull’Himalaya e in altri luoghi. Cercai in tutta l’India, ma non trovai il tipo di guru che io desideravo. Poi, un giorno, mentre prestavo servizio alla polizia, un discepolo del mio gurudeva venne in visita nella mia città. Mi parlò e mi persuase di andare a Navadvipa, dove incontrai il mio Guru Maharaja per la prima volta e ascoltai il Bhagavata-saptaha (sette giorni di dibattito sull’intero Srimad
Bhagavatam). Ascoltandolo, mi sentii totalmente soddisfatto dalle sue parole, e promisi a me stesso che lo avrei servito e avrei imparato tutte le verità trascendentali da lui. Molto velocemente mi licenziai dal mio lavoro alla polizia, anche se i miei superiori e anche la mia famiglia erano contrari alla mia scelta.
Intervistatrice: E la sua famiglia?
Srila Gurudeva: Ero sposato e avevo i bambini, ma ero distaccato. Dimenticai tutto quello che é relativo a questo mondo e pensavo solo: Dov’é Krsna? Dov’é Krsna? Come posso servirLo? Voglio vederLo.
Lasciai tutti e mi unii alla missione del mio gurudeva, e gradualmente ho imparato tutte le verità trascendenti. Chi è Dio? Lui è la personificazione dell’amore e dell’affetto, Lui è Krsna. Lui ha molto amore, ed é molto affascinante. Tutte le bellezze di questo mondo vengono da Lui, e anche il puro amore ha origine in Lui. Quando sentii tutte queste cose, mi sottomisi totalmente al mio Gurudeva e mi diede l’iniziazione. Cominciai a servirlo in tutti i modi e con tutte le mie energie. Io facevo il suo cuoco.
Intervistatrice: Quanti anni aveva quando prese questa decisione?
Srila Gurudeva: Avevo 24 o 25 anni. Io cucinavo per gurudeva, gli lavavo i vestiti, e scrivevo quando mi dettava gli articoli da pubblicare sulla rivista. Quando gurudeva parlava di qualcosa, ascoltavo molto attentamente e scrivevo tutto nel mio cuore. Non ho mai usato un registratore, usavo il cuore.
Intervistatrice: Mi sta prendendo in giro vero? Io uso il computer.
Srila Gurudeva: Non ho mai creduto nei computer e nei registratori, essi ci possono imbrogliare. Io ho sempre utilizzato il cuore. Il mio gusto nelle attività devozionali, ad iniziare dal canto e dal ricordo, incrementava sempre di più. Gradualmente imparai tutti i Veda, le Upanisad, il Bhagavatam, e cominciai a
realizzare le verità trascendenti. Gurudeva mi ordinò di scrivere alcuni libri e di tradurli dall’antico Bengali all’Hindi. Mi diede l’incarico di un centro di predica e mi nominò editore della rivista ‘Sri Bhagavata Patrika.’ In questo modo cominciai a tradurre i libri dal Bengali. Il mio Guru Maharaja era molto felice del mio servizio, e mi mandò a predicare in vari luoghi. Fondò La Gaudiya Vedanta Society per predicare nel mondo intero. Diede anche sannyasa (l’ordine di rinuncia) ad un predicatore indiano molto famoso. Questa persona era Srila Bhaktivedanta Swami Maharaja, anche chiamato dai suoi discepoli come Prabhupada. Lui creò la Iskcon e aprì centri in tutto il mondo, inclusa l’Australia, l’America e l’Europa.
Lui accettò il sannyasa a Mathura dal mio Gurudeva, e io ero presente e lo aiutai. Lui ha fatto devoti in tutto il mondo, e mi chiese di aiutarli. Ora sto viaggiando come predicatore dell’antica cultura Vedica, per
predicare l’harinama (il canto dei santi nomi di Krsna) e il bhakti yoga. Sto predicando in tutto il mondo e questo è il mio sesto giro intorno al globo.
Intervistatrice: Oh, il sesto? Sono invidiosa!
Srila Gurudeva: Ovunque vado, molte persone sviluppano amore nei miei confronti. Molti mi adorano, ma io li considero tutti miei amici e penso: ”Devo aiutarli”. Sono molto preoccupato per la loro felicità, e voglio aiutarli per fare in modo che non diventino mai vecchi. Come sai il presidente degli Stati uniti detiene una posizione molto importante, ma non può controllare i suoi sensi. Sviluppò attaccamento per la sua segretaria. Ciò prova che non era felice. In questo mondo, le persone non riescono a controllare i sensi. Non possono controllare il loro futuro e quindi invecchiano. Non si possono neppure fermare i problemi e le sofferenze; ora potresti essere molto bella, ma un giorno i capelli saranno bianchi e i denti cadranno.
Intervistatrice: Grazie per avermelo ricordato.
Srila Gurudeva: Arriverà il giorno che non riuscirai a camminare senza bastone, e un giorno anche se non vuoi, dovrai abbandonare questo corpo. Per l’anima non esiste la nascita o la morte, ma perché siamo qui e soffriamo? Perché abbiamo dimenticato il nostro amato padre, nostra madre, i nostri amici e il nostro amato Krsna, la personificazione dell’amore. Noi siamo parti e particelle di Krsna, ma ora lo abbiamo dimenticato ed è per questo che nasciamo e moriamo, diventiamo vecchi e dobbiamo subire molte sofferenze. Una volta eravamo dei bambini, e un giorno saremo anziani e lasceremo il corpo.
Possiamo fermare questo processo molto facilmente cantando e ricordando Sri Krsna. Tutti, che siano giovani, anziani, Musulmani, Cristiani o Hindu, tutti possono cantare i nomi di Dio. Non c’è limite di tempo; puoi farlo sia di giorno che di notte. e non ci sono costi. Senza soldi o condizioni particolari possiamo cantare
Hare Krsna Hare Krsna, Krsna Krsna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama, Rama Rama Hare Hare.
Cantando questi nomi si svilupperà amore per tutti. Non potrai più uccidere gli animali, o persino far male ad un albero. Non vorrai far del male persino all’erba. Vedrai Dio e anime spirituali ovunque. Dio é molto misericordioso. Questa è la nostra missione.
Intervistatrice: Questa é una domanda stupida, é necessario essere vegetariani?
Srila Gurudeva: Sì, se si é vegetariani, automaticamente sarai gentile verso tutti. Sai cosa significa la parola meat (carne)?
Meat, É divisa in due sezioni ME-EAT (mangiami). La creatura che mangio, mi mangerà in una futura vita. Gli animali che mangiamo in futuro prenderanno un corpo umano, quindi non dobbiamo mangiare la carne. Questo é il bhakti yoga. Cosa significa yoga? E’ l’unione di due o più elementi. Quando l’anima è unita a Dio, questo è il puro yoga, il bhakti yoga. Se vogliamo unire due mattoni, serviranno dei materiali specifici come il cemento e la sabbia. Se si vuole unire l’anima a Dio, ci deve essere qualcosa che li unisca, e che cos’è? E’ l’amore e l’affetto. Se si possiede amore per qualcuno, automaticamente la persona ricambierà l’amore. In questo mondo tutto è basato sull’amore e l’affetto, ma qui non é puro. Per esempio, dopo
qualche anno, marito e moglie divorziano. Ma nel mondo spirituale, l’amore e l’affetto é talmente puro da poterci unire a Dio per sempre,eternamente e trascendentalmente: questo è il bhakti yoga. L’amore é presente nel cuore, e tutte le entità viventi lo possiedono. Persino gli alberi hanno amore ed affetto. Se gli alberi non si unissero, non darebbero i frutti. (Ci sono gli alberi maschio e femmina, e il maschio tramite il
polline portato dal vento e dagli insetti, fertilizza la femmina). Se marito e moglie non si uniscono, non potrà nascere un bambino, se due cespugli non si uniscono, non ci saranno fiori e frutti. Nessuno può
essere felice se per amore non si unisce ad un altro. Similmente anche noi possiamo connetterci con Dio. Ora possediamo dell’amore e dell’affetto, ma non é trascendentale. Ora crediamo di essere felici bevendo alcolici, mangiando carne, facendo uso di droghe ecc…
Intervistatrice: Quindi non bevete alcool? Niente?
Srila Gurudeva: Mai. Questo é il motivo per cui siamo molto felici e saremo felici per sempre. Se una persona beve alcool e mangia la carne diverrà molto crudele. Anche se è sposato e ha dei figli, potrebbe
lasciarli e divorziare dalla moglie. Ma quelli che invece hanno il puro amore ed affetto nel cuore, coloro che ricordano Krsna, possono conquistare il mondo intero. Neppure Napoleone Bonaparte o Hitler ci
riuscirono. Ma con l’amore e l’affetto si può conquistare il mondo, come stiamo facendo. Ovunque vado le persone mi avvicinano come dei piccoli bambini, e seguono le mie parole, perché io provo amore ed affetto per tutti. Questo é il bhakti yoga. Noi siamo qui per predicare la missione del bhakti yoga.
Hai qualche altra domanda? Hai mai provato l’amore?
Intervistatrice: No, non credo di essere mai stata innamorata.
Srila Gurudeva: Cos’è l’amore?
Intervistatrice: Non lo so, non l’ho mai provato! Ma amo i miei cani…
Srila Gurudeva: Ma i cani moriranno, e poi? Cosa succederà quando anche tu te ne andrai?
Intervistatrice: Non lo so. Aspetto la tua risposta.
Srila Gurudeva: Sono venuto a dire che tu vieni da una dimensione trascendentale, che é la tua vera casa. La nostra vera dimora. Il nostro motto é ”Ritorno da Dio, ritorno a casa”
Intervistatrice: Questo é ciò per cui pregate?
Srila Gurudeva: Noi desideriamo che tutti ritornino a casa da Dio, e di essere felici per sempre.
Intervistatrice: Per raggiungere questo scopo, qual è la meditazione? Ho letto che dai 26 anni in poi, ha fatto un voto di recitare i mantra 100 mila volte al giorno?
Srila Gurudeva: Quando ero uno studente, non cantavo molto. Avevo tempo solo al mattino e alla sera. Ma quando il mio attaccamento per Krsna è incrementato, ho sempre cantato 100 mila volte al giorno.
Intervistatrice: Cosa recitavi 100 mila volte?
Srila Gurudeva: Hare Krsna Hare Krsna, Krsna Krsna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama, Rama Rama Hare Hare. A volte anche il doppio.
Intervistatrice: Quanto tempo ci si mette?
Srila Gurudeva: Potrebbe essere più di 12 ore consecutivamente. Il mio gurudeva e Srila Haridas Thakura lo recitavano 300 mila volte al giorno.
Intervistatrice: Come facevano, dormivano, si svegliavano e cominciavano a recitare?
Srila Gurudeva: No, dormivano solo 24 minuti al giorno.
Intervistatrice: 24 minuti! Questa é devozione!! Quindi lei lo recita 100 mila volte al giorno? Un po’ al mattino e un po’ alla sera?
Srila Gurudeva: Mi sveglio circa alle 3 del mattino e comincio a recitare i mantra. Poi mi occupo di leggere e scrivere molti libri, dare le lezioni e predicare fino alle 9 del mattino. Poi prendo del prasada e mi riposo.
Intervistatrice: Niente cibo e acqua durante tutta la giornata?
Srila Gurudeva: Solo un pochino.
Intervistatrice: Questo è molto diverso dal mio stile di vita! Mi fa sentire in colpa. Inoltre ha scritto più di 30 libri, vero? Sono tutti originali o sono traduzioni?
Srila Gurudeva: la maggior parte sono originali, ed alcuni delle traduzioni.
Intervistatrice: Quanti ne avete venduti?
Devoto: Abbiamo distribuito circa 100 mila libri, e molti dei devoti che seguono Srila Gurudeva hanno distribuito milioni di libri scritti da Srila Swami Maharaja. Ora stiamo pubblicando sempre più libri, che vanno in tutto il mondo.
Intervistatrice: Sta lavorando a qualche libro in particolare in questo momento?
Srila Gurudeva: Due libri, il Bhakti-rasamrta-sindhu che significa ‘Oceano d’amore e affetto’, e l’altro é ‘Ujjvala-nilamani.’
Devoto: ”Lo zaffiro effulgente”; Nilamani significa zaffiro e si riferisce a Krsna.
Intervistatrice: Non ho mai sentito la parola effulgente. Devo rispolverare il dizionario. Quando saranno ultimati?
Srila Gurudeva: Penso in 6 mesi. Sono due libri molto grandi. Ho anche tradotto la Bhagavat Gita in Hindi ed ora sta per essere tradotta in inglese. Se torni, ti regalerò una copia.
Intervistatrice: Ora ho una domanda sui capelli. Perché gli uomini hanno una piccola codina da pony?
Srila Gurudeva: Con la sikha possiamo ascoltare le parole trascendentali dal mondo trascendentale, è come un’antenna che ha il potere di captare le parole.
Intervistatrice: Oh, quindi eri serio! Pensavo che mi stavate prendendo in giro (ride).
Srila Gurudeva: No, quello che diciamo è vero. La sikha capta i suoni trascendentali. Sai che le linee sulle nostre mani ci indicano qualcosa. Quelle linee sono vere, e ciò che diciamo lo è ancora di più.
Intervistatrice: Le linee di una persona cambiano in accordo a ciò che fa nella vita.
Srila Gurudeva: C’era una donna in India che aveva il figlio in viaggio per l’ Inghilterra. Quando il figlio stava attraversando la manica tra Francia e Inghilterra, la sua barca si capovolse a causa di un forte temporale. Tutti i passeggeri stavano per morire affogati. Il figlio pregò: ‘Oh madre, madre!’ In quel preciso momento la madre che era a Calcutta pensava: ‘Mio figlio si trova in difficoltà.’ Così immediatamente pregò Krsna e in questo modo il figlio si salvò. Quando il figlio chiamò la madre, lei in quel preciso momento sentì che il figlio era in pericolo. Quindi c’è qualcosa nel cuore. Se preghi Krsna con il tuo cuore, Krsna ascolterà. Lui ti trasmetterà delle verità trascendentali e ti ispirerà. Tutti i sensi possono essere impegnati per unirsi a Krsna. Tutte le nostre attività sono in accordo alle scritture Vediche, e quindi sono attività di aiuto alle pratiche di meditazione. Le linee della mano possono cambiare compiendo le attività del bhakti yoga, e possiamo anche cambiare la data di morte.
Intervistatrice: Si vive di più? Come funziona?
Srila Gurudeva: Sì. E’ scritto nei Veda. C’è la prova. Qualcuno stava morendo, ma in quell’istante chiamò: Narayana! Narayana! Narayana!, che è uno dei nomi di Dio. In questo modo la data del suo decesso fu
posticipata, e questa persona da allora cantò per 10-15 anni, e la sua morte venne cancellata.
Intervistatrice: Intendi che è ancora vivo?
Srila Gurudeva: Lasciò il pianeta e la sua anima raggiunse la liberazione.
Intervistatrice: Ora che sei qui, ogni giorno fai delle conferenze pubbliche?
Srila Gurudeva: Sì, cantiamo e ricordiamo Krsna, diamo le lezioni sul bhakti-yoga. Lo facciamo per liberare gli altri dalla lussuria e dalla rabbia. La lussuria, la rabbia e tutte le altre cattive abitudini si possono vincere molto facilmente; e possiamo realizzare la nostra anima e il controllore dell’intero mondo. Sai che Dio controlla le onde dell’oceano? Lui controlla il sole e fa in modo che sorga ad un tempo preciso. Lui controlla il ciclo di giorni e notti. Lui è così misericordioso che se Lo chiami, Lui ti ascolterà, ti proteggerà e ti darà l’intelligenza per poterLo incontrare.
Intervistatrice: Ora vorrei porre delle domande sulla guerra, cosa ne pensate?
Srila Gurudeva: per noi non ha valore. Le persone pazze, che non riescono a controllare i sensi pensano: ‘Sono il monarca del mondo’; A questo tipo di persone piace litigare e impossessarsi delle proprietà degli altri. Loro vorrebbero essere felici, ma in questo modo non possono esserlo. Krsna fa in modo che queste persone vengano distrutte dalle loro stesse guerre. Ma noi sappiamo che in realtà nessuno può morire a causa della guerra, perché l’anima è immortale. Il corpo è mortale, ma non l’anima. Noi non siamo molto preoccupati di tutte queste cose. Le guerre ci sono sin dall’inizio della creazione, e tutte le anime continuano a nascere e morire. Coloro che non ricordano Krsna, dovranno rinascere e soffrire. Ma quelli che ricordano Krsna e che compiono attività pie e spirituali, sapendo che tutte le anime sono orfane e che siamo tutti figli di Dio, sono tutti come fratelli e sorelle, queste persone non soffriranno. Quelli che hanno amore per tutte le entità viventi velocemente otterranno la liberazione. Torneranno da Krsna e non torneranno mai indietro in questo mondo. Per gli altri, quelli in questo mondo, saranno costretti a litigare tra loro, a morire e a rinascere. Ma potrebbero riprendere un corpo da maiale o da animale feroce.
Intervistatrice: Dove andrai dopo Perth?
Srila Gurudeva:Da qui andremo a Brisbane, poi alle Fiji, a Melbourne, a Singapore, Sydney, nelle Filippine e poi in India. Nel prossimo tour andremo alle Hawaii, Canada, Francia, Germania, Italia e molti altri luoghi. Se vuoi puoi viaggiare con noi.
Sono stato felice di conoscerti. E’ stata una conversazione molto piacevole.
Svati Naksatra, un oceano di gioielli
Svati-naksatra, l’oceano di gioielli
Olanda – 10 maggio 1996
Harikatha di Nitya Lila Pravista Om Visnupada Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Gosvami Maharaja (introduzione al libro ‘Raya Ramananda Samvada’)
Mi inchino a Sri Sri Sachinandana Gaura Hari, Egli è come un oceano di nettare. Da quel mare, evapora dell’acqua ed il vapore si condensa in forma di nuvole. Le nuvole poi si scontrano con le catene montuose,
manifestando molta pioggia e una brezza rinfrescante. Durante un momento particolare, in India e in tutto il mondo, c’è una costellazione speciale chiamata Svati-
nakshatra. Durante il passaggio in cielo di questa costellazione, quando la pioggia cade sul mare, vengono prodotte diverse sostanze. La stessa acqua che evapora dall’oceano, porta alla formazione di nubi cariche di pioggia. Poi, nel corso di un certo periodo chiamato Svati Nakshatra, la pioggia si riversa sul mare. Quando questa pioggia speciale cade sulle ostriche, si formano le perle. Allora, essendo pieno di perle, l’oceano è chiamato ”Ratnakara”, un oceano di gioielli.
Allo stesso modo, l’oceano di nettare intriso di prema, è Sri Chaitanya Mahaprabhu. Da Lui, evapora questo prema che sale nel cielo giungendo nel cuore di Srila Raya Ramananda Prabhu che come una nuvola a sua volta riversa quel nettare sotto forma di pioggia trascendentale nei cuori di tutti i bhakta. Il cuore di Srila Raya Ramananda Prabhu è come una nuvola, e la pioggia caduta da quella nuvola è equivalente alle parole colme di ambrosia uscite dalla bocca di Srila Raya Ramananda Prabhu, che hanno inondato il pianeta. Questa pioggia di puro amore è discesa, ed è entrata nelle orecchie di Sri Chaitanya Mahaprabhu,
portando alla formazione di molte perle nell'oceano della devozione. Così, Sri Chaitanya Mahaprabhu divenne l’oceano di perle, e poco dopo, realizzò la specialità del prema più elevato, ovvero il Vraja Prema, l’amore trascendentale dei vrajavasi. Le perle dell’amore e dell’affetto più intenso, si manifestarono nel cuore di Sri Chaitanya Mahaprabhu che, essendo Krsna stesso, ora sapeva chi è Radhika e qual è il Suo sentimento più profondo.
sri-radhayah pranaya-mahima kidriso vanayaiva-svadyo yenadbhuta-madhurima kidriso va madiyah saukhyam casya mad-anubhavatah kidrisam veti lobhat
tad-bhavadhyah samajani saci-garbha-sindhau harinduh
-Sri Chaitanya Caritamrita Adi 1.6
‘Sri-radhaya-pranaya-mahima’: cosa significa pranaya-mahima? Sapete cosa significa pranaya? Credo che alcuni devoti lo sappiano. Vi sto solo spiegando questo prema in sintesi. Darò un’idea sintetica di ciò che significa sri-radhaya-pranaya-mahima. Il seme della Bhakti è la tendenza a servire Krishna. ‘Io sono il servitore
di Krishna’, questo stato d’animo è il seme della Bhakti. Da chi abbiamo ricevuto questo seme? Gurudeva e i Vaishnava pianteranno in noi questo seme della devozione. Quando riceviamo questo seme, la nostra mente avrà la convinzione, ‘Voglio servire Krishna in ogni caso, e se io servo Krsna, la mia vita avrà successo’. Quando questo seme è nel cuore di una persona, a prescindere dal suo essere forte, qualificato, degradato, o caduto, ma comunque con la grazia di un grande devoto qualificato, avrà questo spirito manifestato in lui, ‘Devo servire Krishna’. Questo seme non è un qualcosa di materiale. Esso scende da Goloka Vrindavana, dal cuore di un puro devoto e, quindi, con l’iniziazione o l’associazione di un puro devoto, questo seme di inestimabile
valore, viene trasferito nel cuore del devoto. Quando ciò accade, si osservano due tipi di sintomi: i sintomi interiori ed i sintomi esteriori. I sintomi esteriori sono caratterizzati dalla determinazione inamovibile: ”Anche se mi tagliassero in pezzi, e il mondo intero diventasse mio nemico, non c’è problema, ma non potrò mai, mai, mai, rinunciare a servire Krishna. Lo servirò. Cercherò di servirLo.” Questo tipo di Bhakti è nistha, ferma fede. Questa determinazione può essere notata non interiormente, ma esteriormente. Con le parole e le azioni, possiamo vedere la
manifestazione di questo stato d’animo. Vedremo tali sintomi in personalità come Srila Haridas Thakura.
Quando molti materialisti volevano uccidere Srila Haridasa Thakur, egli disse loro, ”Non posso rinunciare a cantare Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare. Quindi, anche se sono nato in una famiglia musulmana, non posso rinunciare a questo mantra; mai e poi mai.” I suoi aguzzini tentarono di incatenarlo e lo hanno picchiato, ma egli era imperterrito nel suo Seva. Hanno cominciato a picchiarlo, ma più lo picchiavano, più Srila Haridasa Thakura cantava ad alta voce. Anche se lo picchiavano sempre di più, indisturbato Srila Haridasa Thakura cantava ad alta voce, "Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare’. Ogni volta che cercavano di dissuadere Srila Haridasa Thakura dal canto, Srila Haridasa Thakura cantava più forte.
[Srila Gurudeva e i devoti cantano ad alta voce. L’intensità del canto aumenta ogni volta che Srila Gurudeva e i devoti recitano il mantra.]
Srila Haridasa Thakura cantava con enfasi, Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare; ma con grande dispiacere dei suoi aguzzini. Poi, i malviventi hanno cominciato a picchiare Srila Haridasa Thakura ancora di più, ma Srila Haridasa Thakura ancora una volta ha
risposto ad alta voce cantando ”Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare”.
Poi i malviventi divennero molto preoccupati e cominciarono a pensare, ”Lo stiamo torturando, ma indisturbato egli canta ancora e ancora.”
Dissero ad Haridas Thakur, ”Oh! Tu forse sei un paigambar.” Paigambar, significa una persona divina. Così lo supplicarono, ”ti stiamo picchiando senza sosta per cercare di ucciderti, ma non sei intenzionato a morire. Ti preghiamo di morire, altrimenti il governatore Kazi ci ucciderà. Allora che cosa accadrà ai nostri figli? Moriranno. Così per favore muori.”
Haridas Thakur disse, ”Volete vedermi morto? Va bene allora morirò.” E dicendo questo, egli sembrava morto. Essi pensarono che fosse davvero morto e offrirono il corpo al Gange. Dopo qualche tempo, Haridas Thakur emerse dal Gange, danzando e cantando più forte che mai, ”Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare”.
Srila Gurudeva: Potete fare come lui?
Devoti: No.
Srila Gurudeva: chiedo i devoti, che hanno lasciato il canto e hanno iniziato di nuovo a fumare e ad avere altre cattive abitudini, di imparare da questo passatempo di Srila Haridasa Thakura. Essi dovrebbero prendere una lezione da questo passatempo e iniziare a cantare di nuovo. Poi di certo diverrete devoti come Srila Haridas Thakur. Questa è vera nistha. Questa fede è visibile esteriormente, ma non possiamo vedere i sentimenti interni. Ma, se questi stati d’animo non si manifestano internamente, allora non possiamo vedere il corollario, i sintomi esteriori. La fede è sempre lì. Quindi, non preoccupatevi per tutti gli ostacoli. Cantate e ricordate sempre, e non abbandonate mai l’adorazione di Sri Radha e Krishna. Questo porterà a nistha. Quando nistha matura, nascerà ruci. Con la parola ‘Ruci’ si intende il gusto nel canto del mantra. In nistha non c’è ruci, ma in ogni caso il devoto ha la determinazione: ”Praticando la bhakti, andrò avanti ed è giusto per me fare così. Questo è il mio miglior interesse. Non c’è altro modo per sviluppare la mia coscenza di Krishna.” A volte, pur essendone a conoscenza, un devoto può addormentarsi mentre canta il mantra, ma lui si sveglierà e
penserà: ”Oh, non devo dormire.” Tuttavia, egli non si arrende. Questo si definisce nistha. Ma quando giunge ruci, allora non ci sarà il sonno, l’ozio; niente. Automaticamente, il devoto canterà il nome di Krishna, e sarà assorto nell’ascolto dell’harikatha, e si impegnerà in sadhu-sanga. Avrà l’inflessibile determinazione, ”Devo prima svolgere queste attività, e poi occuparmi degli altri miei doveri.”
Quando c’è sraddha, la prima priorità del devoto sarà quella di svolgere prima le attività quotidiane necessarie nella vita, come guadagnare del denaro, incontrare altre persone di importanza nella società mondana, e solo dopo che queste attività sono state soddisfatte, prenderà in considerazione canto. Scuse come: ‘mio figlio deve andare a scuola e poi potrò cantare, oppure inizierò a cantare dopo che mio marito va a lavorare. Devo parlare
prima con la mia amica che è venuta a trovarmi, dopo canterò.’ Scuse come queste sono illimitate e questo atteggiamento continuerà per tutto il giorno. Ciò si osserva in sraddha (fede). Il devoto vuole seguire gli aspetti della bhakti, ma non è in grado. Con nistha, di sicuro seguirà gli aspetti della bhakti, ma a volte dormirà, oppure
sarà vinto dalla pigrizia. Ma non è come lo stadio di sraddha. Nella fase di sraddha, un devoto penserà, ‘Lavorerò prima e poi farò il bhajan. Farò questo, e poi farò il bhajan.’ Così, il Bhajan diventa secondario. Quando sorge nistha, egli dipende totalmente da Krishna per tutte le sue esigenze. Poi pensa, ‘Prima dovrei eseguire il canto, ricordo, l’adorazione, e poi farò altre cose.’ Questo si definisce nistha o ferma fede.
Nella posizione di ruci, gusto, non vi è nessuna sensazione di sonnolenza, né di fatica; non ci si sente affaticati nel cantare il nome di Sri Krishna. Si canta facilmente. Ma in ruci, il sadhaka deve solo impegnarsi nella pratica degli aspetti della Bhakti, come – sravanam, kirtanam, visnu-smaranam, padasevanam, arcanam, vandanam, dasyam, sakhyam, Atma-nivedanam. Il sadhaka non ha ruci nel servire Krishna, i Suoi sakha, Nanda-Yasoda, o le Gopi. Ha solo ruci nel praticare gli aspetti della Bhakti, come cantare, ricordare ascoltare, e gli altri aspetti della bhakti. Quando sorge ruci, esso è di due tipi. Ad esempio, quando le divinità sono ben decorate, il devoto dirà, ”Oh come sono belle! Se nella divinità manca la bellezza, e ha solo grandi occhi rotondi, ed è nero come Jagannatha, le cui braccia sono assenti, allora il devoto in cui ruci non è maturato vede questa divinità, e può pensare, ”Oh! Chaitanya Mahaprabhu l’ha vista e quindi dovrei vederla, avere il darsana, offrire i miei pranama e andarmene.” Non c’è alcun affetto. Ma, quando appare paripakva-ruci, cioè il ruci maturo, vedendo le divinità, lacrime scorreranno dai suoi occhi, egli non sarà in grado di stare in piedi, comincerà a tremare, e sarà molto attratto alla divinità. Questo è paripakva-ruci. Poi, se ruci matura ancora di più, sboccia nella fase chiamata asakti.
Asakti è di due tipi. Il primo tipo di asakti (attaccamento) è asakti per le nostre pratiche della devozione, come, sravanam, kirtanam, vishnu-smaranam, o i cinque aspetti della devozione come, sadhu-sanga, nama-kirtana, bhagavata-sravana, mathura -vasa, e sri-murtira-sraddhaya-sevana. Questi cinque aspetti della devozione sono
migliori rispetto ai precedenti nove. Dobbiamo cercare il sadhu-sanga di un rasika e tattva-vit-vaishnava, che è più qualificato di noi. Col sadhu-sanga, si cantano i nomi di Krishna con grande gioia. Alcuni nomi di Krishna sono:
aghadamana-yasoda-nandanau-nanda-suno,kamala-nayana-gopi-candra-vrindavanendrah pranata-karuna-krishnav ity aneka-svarupe, mama tvayi ratir uccair vardhatam namadheya
-Sri Namastaka
he krishna karuna-sindhu-dina-bandho-jagat-pate
gopesa-gopika-kanta-radha-kanta-namos’tute
Il devoto grida, ”He Krishna Karuna-Sindhu! Krishna, Tu sei un oceano di misericordia”. Ma, un nome di Krishna migliore è, ”Dina-bandhu.” Il devoto dice, ‘Krishna, se sei un oceano di misericordia, se mi privi della tua misericordia allora a che serve avere questo nome? Cosa posso fare con te? Se non sei Dina-Natha, Dina-
bandhu?” Qual è il significato di Dina-bandhu?
I devoti: Amico delle anime cadute.
Srila Gurudeva: Il devoto pregherà Krishna: ”Oh Krishna! Sono così caduto, quindi voglio che ti manifesti davanti a me come Dina-bandhu e non come Karuna-sindhu. Ma vedo che mostri la tua misericordia solo ai dina (anime in difficoltà e cadute). Sei Dina-bandhu. Ma io non sono una persona caduta?” Chi è dina? Dina si riferisce a chi non ha ricchezza; i poveri. Qual è la vera povertà? Il devoto pregherà Krishna: ‘Oh Krishna! Non ho la bhakti.’ Questa è la povertà. La ricchezza terrena non ha alcun ruolo da svolgere.
Il devoto prega: ‘Allora, io non sono povero. Almeno, non mi considero tale. Quindi, sei conosciuto come Dina-Natha’ ma io non sono Dina (povero). Sento di avere tanta ricchezza, una buona reputazione, un bel corpo, possiedo vasta conoscenza, e conosco molte arti e molte altre scienze. Sono un medico, sono un avvocato, sono un ingegnere, sono un architetto, e ho molti altri titoli. Quindi, io non sono dina. Quindi, qual è l’uso di avere il nome Dina-Natha?
Dina-bandhu-Jagata-Pathe, ”Krishna, Tu sei Jagat-pate; Tu sei il padrone del mondo intero. Di certo mi inchino a te, ma non mi piace rivolgermi a te come Jagat-pate. Qual è l’utilità per me? Voglio vederti come: ‘Gopesa.’ Mi piace la parola Gopi. Voglio essere la palya-dasi o servitrice delle Gopi. Quindi, se sei quel Gopesa, la tua gloria aumenta di un milione di volte. Quindi vorrei cantare, Gopesa, Gopesa, Gopesa.’
Quando il devoto progredisce, egli canta, Gopesa-Gopika-Kantha, Krishna non è solo Gopesa, ma è anche Gopika-Kantha, il Kantha delle Gopi; l’amato delle gopi.
Il devoto di Krishna dirà: ‘Allora, voglio cantare un nome che supera la gloria del nome Gopesa, e che è, Gopika-Kantha, l’amato delle gopi. Ma, più di questo, Krishna è Radha-Kantha. Il nome, Radha-Kantha è superiore, quindi vorrei cantare, Radha-Kantha, Radha-Kantha.’ Così, grazie al sadhu sanga si fanno i kirtana di questi nomi; sadhu-sanga, nama-kirtana. Un devoto penserà, ‘Voglio fare tutte queste cose. Voglio cantare, Radha-nath! Gopi-nath! Gopi-janavallabha! Radha-Kantha. Io non voglio cantare, Laksmi-Narayana, Dvarakadhish, Partha-Sarathi. Voglio Krishna, Nanda-Nandana, che sta servendo i piedi di loto di Radha. Voglio questo Krishna, e questo Krishna è Radha-Kantha. In questo modo il devoto avanzerà sempre di più. Sadhu-sanga, nama-kirtana-bhagavata-sravana; dovremmo ascoltare il Bhagavatam. Cosa volete ascoltare del
Bhagavatam? Il Devahuti e Kapila samvada? Il devoto risponderà, ”Oh! L’ho già ascoltato molti anni fa e mi è piaciuto; nelle vite passate.”
Cosa vuoi ora? Vuoi cantare i nomi di Prahlada Maharaja e di Nrsimhadeva? ”Oh! Anche questo l’ho fatto nella mia vita passata. Ora, non ho gusto in questi passatempi.” Allora cosa vuoi adesso? Vuoi ascoltare la narrazione di Chitraketu Maharaja? ”Sì, anzi no, vai avanti, vai avanti.”
Allora cosa vuoi sentire?
”Voglio ascoltare riguardo la Rasa-lila e la Venu gita.”
barhapidam nata-vara-vapuh karnayoh karnikaram
bibhrad vasah kanaka-kapisam vaijayantim ca malam
venor randhran adhara-sudhayapurayan gopa-vrindair
vrindaranyam sva-pada ramanam pravisad gita-kirtih
-Srimad Bhagavatham 10.21.5
Krishna ha il colore di una nuvola carica di pioggia fresca. Indossa lo scialle pitambar,a che è di colore giallo. Ha una piuma di pavone che adorna la testa, e suona il venu (flauto) appoggiandolo alle Sue belle labbra. Canta, ‘Oh Radhe, Radhe.’ Ha il Sankha (conchiglia), chakra (disco), gada (mazza), padma (fiore di loto), Kalash (pentola), e molti altri simboli si trovano sotto i Suoi piedi di loto. Madre Terra è sopraffatta e felicissima, quando Krsna appoggia i Suoi piedi su di lei. I pastorelli gridano, ‘Krishna! Krishna! Gopal! Gopal!’
sri-krishna-gopala hare mukunda
govinda he nanda-kishora krishna
ha sri-yasoda-tanaya-prasida
sri-ballavi-jivanaradhikesa
-Brhad-Bhagavatamrta 2.4.7
Tutti i Vrajavasi cantano i nomi di Krishna, Gopal! Gopal! Krishna! Krishna! Così, con la compagnia dei sadhu, dobbiamo ascoltare tutti questi kirtan. Sadhu-sanga, Nama-kirtana, Bhagavata-sravana – si ascolterà lo Srimad Bhagavatam, specialmente questi passatempi di Krishna a Vrindavana. Siate qualificati per ascoltare tutti questi passatempi in associazione di Vaishnava Rasika qualificati, e poi procedete ad adorare Sri Radha e Krishna.
Ma, dovremmo sapere che solo l’adorazione con ingredienti materiali è come l’adorazione di Lakshmi e Narayana. Quindi, dovremmo cercare di adorare Radha e Krishna coniugali, come fecero Rupa Gosvami e Raghunatha Das Gosvami. Servendo interiormente (Manasi Seva), il devoto offre il suo servizio presentando una fila di vasi d’oro (Kalash). Immediatamente, il devoto andrà a Prayag, Haridwar, Manasi-ganga, e molti altri luoghi santi. Farà il bagno in tutti questi luoghi e raccoglierà khevda, gulabjal, e tutte le altre cose necessarie all’offerta. L’acqua viene raccolta e conservata in vasi d’oro, che sono stati assemblati in linea. Sri
Radha-Krishna sono seduti su un trono. Lalita, Visakha sono pronte a servire la coppia divina, e il devoto lo viene a sapere, e si prepara ad adorare Sri Radha-Krishna con la sua mente.
Si è verificato un accadimento meraviglioso quando Srila Raghunatha das Gosvami adorava la sua divinità, una Govardhana-sila. Dopo la sua adorazione, ha preso del riso khira Prasada. Il Khira è il riso cotto nel latte, con lo zucchero. Quel riso era un po’ caldo, e ne ha preso molto poco perchè non era abituato a mangiare tali cibi.
Aveva l’abitudine di prendere solo dello yogurt, del latticello, o dei ceci secchi. Mangiava raramente. Ma con la mente, in quel giorno aveva preso un po’ di khira, perché era molto dolce e fragrante. Egli prese un po’ di khira, molto poco, e si è ammalato. Ha onorato un po’ di riso dolce con la mente, ma si ammalò. Vennero chiamati tanti buoni medici da Mathura, che sono andati a visitare Srila Raghunatha das Gosvami. A quel tempo, i vaidya erano molti qualificati. Il Vaidya esaminò il polso di Srila Raghunatha das Gosvami e disse: ‘Noi pensiamo che abbia preso un po’ di
riso dolce.’
I Vrajavasi risposero: ‘Srila Das Gosvami non prende mai il khira.’
Il Vaidya insistì, ‘vedo che ha onorato del khira-prasadam. Ma non è stato digerito correttamente. Posso sentirlo dal polso; quindi questa è la ragione per la malattia di Gosai.’ I Vrajavasi chiesero a Srila Raghunatha das Gosvami, ‘Gosai, hai davvero mangiato del Khira-Prasad?’ Srila Raghunath Das Gosvami rispose: ‘Quando ero impegnato nel manasi-seva, ho preso i resti di Sri Radha-Krishna; il loro prasadam. Molto poco però.’ Il Vaidya ha poi dato la medicina e Srila Raghunatha das Gosvami guarì.
Quindi, se non possiamo offrire alcuni servizi, come l’arati, i 12 tipi di Arcana, i cinque tipi di adorazione, i 16 tipi di offerta, allora possiamo offrire questi servizi con la mente e Krishna li accetterà. Questa adorazione interiore è meglio di quella eseguita dal corpo, perché la mente è più capace e migliore rispetto al corpo. Quindi, eseguite i servizi, risiedendo a Vrndavana. Se non si può vivere a Vrindavana fisicamente, allora dovete viverci con la
mente.
Dovete pensare: ‘Sono seduto qui, ma vedo molte mucche e vedo Gopala. Vedo che Krishna è qui, e mi sento a Vrindavana. Vedo il fiume Yamuna, quando vedo una montagna, vedo Sri Giriraja-Govardhana. Io sto inseguendo Krishna nel Rasa.’ Quando pensate in questo modo, in realtà sarete a Vrindavan. Dobbiamo seguire questi cinque aspetti della devozione (cioè sadhu-sanga, nama-kirtana, bhagavata-sravana, Mathura-vasa, sri-murtira sraddhaya-sevana), che sono i più importanti di tutti. Se toccheremo uno qualsiasi dei cinque rami della devozione o se ci impegnamo in tutti e cinque, sicuramente avremo prema molto presto. Avete capito quello che sto dicendo? Oppure devo spiegare di nuovo? Devo rispiegare?
Devoti: No.
Srila Gurudeva: Ci sono le pratiche della devozione. Se avete raggiunto asakti, vale a dire l’attaccamento per i cinque tipi, o nove tipi, oppure i 64 tipi di Bhakti, allora questo attaccamento per le pratiche devozionali si svilupperà rapidamente e si trasformerà in attaccamento per Sri Radha e Krishna. Si avrà affetto per Krishna e i suoi associati, in particolare alcuni dei suoi associati. Sarete attaccati al servizio che Essi svolgono. Sarete desiderosi di compiere il loro servizio. Quindi, dovete essere molto affezionati a Krishna, e se desiderate servirLo come degli amici, dovrete avere attaccamento per i pastorelli, come Sridama, Subala, Madhumangala, Stoka Krishna, Arjuna, Ujjvala, Lavanga. In particolare, Subala, Madhumangal, e Arjuna sono importanti; Krishna va incontro alle Gopi insieme a questi amici del cuore. Ma, Sridama non andrà perchè è il fratello maggiore di Radhika. Egli può lottare con Krishna, e può persino gettare Krishna a terra con le sue mosse di wrestling. Scherza e si impegna in numerose attività giocose con Krishna. I pastorelli giocano e vanno al pascolo insieme, ma Sridama non andrà con Krishna quando va ad incontrare Radhika e le Gopi. Ma, Madhumangala, Subala, Arjuna, possono andare; essi sono i priya-narma-sakha di Krishna. Nanda e Yashoda hanno il Vatsalya-rasa, l’amore dei genitori. E superiore a quel sentimento c’è l’amore delle Gopi. Tra le Gopi, Rupa-manjari è particolarmente utile per le anime di questo mondo condizionato. Il sentimento di Rupa-manjari è il più utile per noi. Quindi dobbiamo cercare di seguire Rupa-manjari, Rati-manjari, Lavanga-manjari, e tutte le loro sakhi. Esse servono sempre Radhika. Non sono tanto attaccate a Krishna. Se Krishna le chiama, esse rifiutano i suoi inviti, e seguiranno Radhika. Questo è l’attaccamento allo stadio di asakti. Dopo di che, quando asakti matura, il sentimento di Bhava scenderà da Goloka-Vrindavan. Quel sentimento verrà da Subala, Sridama, o da Nanda, Yasoda, o dalle Gopi, e ciò è definito Visuddha-sattva. Dopo che questo Visuddha-sattva maturerà, Krishna a volte darà il suo darsana, insieme con i suoi associati. Di conseguenza, tutti i tipi di mentalità negative, anartha, ego, sparirà completamente. Resterà solo un sentore di cattive abitudini. Dopo di ciò, se bhava è maturato, il devoto andrà nel luogo dove si
svolgono i passatempi di Krishna in uno qualsiasi dei mondi materiali. I passatempi di Krishna manifesti nel mondo materiale si chiamano ‘Prakata-lila.’ Nel luogo dell’universo dove si stanno manifestando i prakata-lila di Krsna, il devoto nascerà dal grembo di una Gopi e diventerà un Sakha di Krishna, o una sua Sakhi, a seconda dello specifico desiderio di servire Krishna, seguendo le orme di uno dei suoi intimi associati. Poi, in associazione di quegli amici, o in associazione di Nanda-Yashoda, o delle Gopi, sarà purificato. Servendo Krishna così, il suo bhava fiorirà fino a giungere a prema. Dopo prema, verrà sneha. Quando sneha matura, sboccerà Maan. Questi stati d’animo sono molto gustosi per Krishna e le Gopi. A volte Krishna manifesta Maan (gelosia) e talvolta Radhika manifesta Maan. Questo sentimento di maan diventa pranaya, seguito da raga e anuraga. Anuraga è il sentimento con cui l’anima si colora di affetto intenso (raga). Dopo anuraga, giunge mahabhava, e successivamente rudha e adi-rudha. Questa è la natura (pranaya) di Radha: ‘Sri radhaya-pranaya mahima kidrso.’
Il devoto penserà, ”Qual è la natura del pranaya di Radhika, per cui Krishna ne è totalmente controllato?” Krishna vuole gustare il suo pranaya. Se vi è pranaya, allora Krishna verrà a gustarlo; altrimenti no. Così, Krishna pensa: ”Io gusto i sentimenti di Radhika e Radhika gusta i miei stati d’animo di amore e di affetto. Ma ciò che Radhika gusta è più elevato. Lei diventa pazza, ma Io non sperimento la stessa pazzia spirituale. Perchè? Qual è la natura del suo Prema?”
Krishna possiede quattro tipi di dolcezza: la dolcezza dei suoi passatempi (Lila-Madhuri), la dolcezza della sua forma (Rupa-Madhuri), le sue qualità (Guna-Madhuri) e la dolcezza del suono del suo flauto (Venu-Madhuri) che incantano il mondo intero. Quando suona il flauto, emette solo dolcezza che cattura i cuori di tutti. Krishna è così bello, Rama, o Dvarakadhisa non sono così belli. I suoi parikara, associati, sono molto madhura (dolci). I suoi lila, passatempi, sono molto madhura, solo Radhika può gustare queste qualità di Krishna, nella misura massima, e nessun altro. Il prema di Radhika è di alta classe.
Krishna si chiede: ”Come fa Radhika a gustare queste Mie qualità? Che tipo di Ananda, felicità prova?” Krishna ha questo desiderio. Durante i Suoi divertimenti, Krishna non ha potuto realizzare tutti questi stati d’animo. Così, ora ha voluto gustarli. Gli fu detto che se avesse preso il cuore o i sentimenti di Radhika, e la sua carnagione, allora avrebbe potuto realizzarli. Poteva gustare i suoi sentimenti, prendendo in prestito i Suoi stati d’animo e la Sua carnagione dorata.
Una jiva, l’anima infinitesimale, non può prendere i sentimenti di Radhika. Essa può raggiungere alcuni degli stati d’animo
delle ancelle di Radhika, come Rupa-manjari, Rati-manjari e Lavanga-manjari. L’anima non è in grado di ottenere i sentimenti di Lalita, Visakha, Radhika, e tutte le altre Gopi. Ma è possibile essere qualificati per gustare i più alti sentimenti di prema che possiede Srimati Rupa-manjari; se si è qualificati. Siamo in grado di assaporare i sentimenti di Srimati Rupa-manjari, se ella ci concede la sua misericordia incondizionata.
Così, Krishna ha voluto assaporare tutti questi stati d’animo, e quindi voleva un tutor che gli potesse insegnare.
Chi sono i docenti? Lalita e Visakha sono i tutori. Sapeva che Visakha è apparsa come Srila Raya Ramananda Prabhu, e Lalita è giunta come Srila Svarupa Damodara Gosvami. Ha subito provveduto a soddisfare Visakha sulle rive del Godavari e lì incontrò Ray Ramananda. Qui Chaitanya Mahaprabhu ha posto alcune domande e
Ray Ramananda ha risposto. Domani, parleremo della loro conversazione, la Raya Ramananda Samvada.
Gaura Premanande! Hari Haribol!
Devoto: Guru Maharaja, dici che la jiva può arrivare fino a anuraga, e poi a mahabhava, rudha, adhirudha…
Srila Gurudeva: Un rampicante non ha sostegno, per crescere da solo. Se è da solo, cadrà verso il basso, non può procedere neppure di un centimetro senza un sostegno. Ma se c’è un grande albero, molto grande, il rampicante con il supporto di quell’albero, può raggiungere la cima. Così Krishna è l’albero, o Radhika è l’albero, Rupa-manjari è l’albero. Se la nostra anima prende l’aiuto di quell’albero cioè Krishna, o Rupa-manjari, o Radhika e tutti i loro associati, potrà sperimentare e realizzare mahabhava. Si può realizzare. Non abbiamo questi sentimenti al livello attuale, ma se raggiungeremo la cima potremo gustare tutti questi sentimenti, con l’aiuto dell’albero.
Devoto: Si può giungere fino a rudha, adirudha, ma non a madankhya mahabhava?
Srila Gurudeva: L’entità vivente realizzerà tutti questi stati d’animo. Avrà un assaggio. Chi ha un sentimento di amicizia può giungere fino ad anuraga. Il bhakta del vatsalya-rasa, col sentimento parentale, può arrivare fino ad anuraga. Ma noi siamo le dasi di Rupa-manjari, e lei ha il sentimento di mahabhava, quindi dovremo gustare questi sentimenti se siamo qualificati per andare lì e servire Rupa-manjari; allora possiamo gustare. Capisci
cosa sto dicendo? Altrimenti, non saremo in grado senza la misericordia di Rupa-manjari. Il rampicante non può salire da solo; deve avere un supporto. Così, le jive sono parte integrante della potenza di Krsna. Ma il loro dharma (la natura), è quella di rifugiarsi in un grande albero come i pada-padma di Krishna (piedi di loto). Con questo rifugio, si può arrivare fino a Goloka Vrindavan e gustare il prema-phala (frutto di prema). Se la jiva è con Radhika, e serve Radhika, soprattutto quando Radhika e Krishna si incontrano, proverà il piacere di Radhika nell’incontro con Krishna e quei sentimenti si rifletteranno nel cuore delle servitrici di Radhika, che hanno attaccamento al servizio di Srimati Radhika. Quando Radhika manifesterà un sentimento, anche le Sue servitrici lo realizzeranno. Avete capito qualcosa? So che nella vostra condizione attuale, non siete in grado di cogliere tali emozioni esaltanti, ma ascoltando ancora ed ancora per molte nascite, potrete gustarle.
Gaura-premanande!
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Guru-tattva
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Prova 1
Svati Naksatra, un oceano di gioielli
Svati-naksatra, l’oceano di gioielli
Olanda – 10 maggio 1996
Harikatha di Nitya Lila Pravista Om Visnupada Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Gosvami Maharaja (introduzione al libro ‘Raya Ramananda Samvada’)
Mi inchino a Sri Sri Sachinandana Gaura Hari, Egli è come un oceano di nettare. Da quel mare, evapora dell’acqua ed il vapore si condensa in forma di nuvole. Le nuvole poi si scontrano con le catene montuose,
manifestando molta pioggia e una brezza rinfrescante. Durante un momento particolare, in India e in tutto il mondo, c’è una costellazione speciale chiamata Svati-
nakshatra. Durante il passaggio in cielo di questa costellazione, quando la pioggia cade sul mare, vengono prodotte diverse sostanze. La stessa acqua che evapora dall’oceano, porta alla formazione di nubi cariche di pioggia. Poi, nel corso di un certo periodo chiamato Svati Nakshatra, la pioggia si riversa sul mare. Quando questa pioggia speciale cade sulle ostriche, si formano le perle. Allora, essendo pieno di perle, l’oceano è chiamato ”Ratnakara”, un oceano di gioielli.
Allo stesso modo, l’oceano di nettare intriso di prema, è Sri Chaitanya Mahaprabhu. Da Lui, evapora questo prema che sale nel cielo giungendo nel cuore di Srila Raya Ramananda Prabhu che come una nuvola a sua volta riversa quel nettare sotto forma di pioggia trascendentale nei cuori di tutti i bhakta. Il cuore di Srila Raya Ramananda Prabhu è come una nuvola, e la pioggia caduta da quella nuvola è equivalente alle parole colme di ambrosia uscite dalla bocca di Srila Raya Ramananda Prabhu, che hanno inondato il pianeta. Questa pioggia di puro amore è discesa, ed è entrata nelle orecchie di Sri Chaitanya Mahaprabhu,
portando alla formazione di molte perle nell'oceano della devozione. Così, Sri Chaitanya Mahaprabhu divenne l’oceano di perle, e poco dopo, realizzò la specialità del prema più elevato, ovvero il Vraja Prema, l’amore trascendentale dei vrajavasi. Le perle dell’amore e dell’affetto più intenso, si manifestarono nel cuore di Sri Chaitanya Mahaprabhu che, essendo Krsna stesso, ora sapeva chi è Radhika e qual è il Suo sentimento più profondo.
sri-radhayah pranaya-mahima kidriso vanayaiva-svadyo yenadbhuta-madhurima kidriso va madiyah saukhyam casya mad-anubhavatah kidrisam veti lobhat
tad-bhavadhyah samajani saci-garbha-sindhau harinduh
-Sri Chaitanya Caritamrita Adi 1.6
‘Sri-radhaya-pranaya-mahima’: cosa significa pranaya-mahima? Sapete cosa significa pranaya? Credo che alcuni devoti lo sappiano. Vi sto solo spiegando questo prema in sintesi. Darò un’idea sintetica di ciò che significa sri-radhaya-pranaya-mahima. Il seme della Bhakti è la tendenza a servire Krishna. ‘Io sono il servitore
di Krishna’, questo stato d’animo è il seme della Bhakti. Da chi abbiamo ricevuto questo seme? Gurudeva e i Vaishnava pianteranno in noi questo seme della devozione. Quando riceviamo questo seme, la nostra mente avrà la convinzione, ‘Voglio servire Krishna in ogni caso, e se io servo Krsna, la mia vita avrà successo’. Quando questo seme è nel cuore di una persona, a prescindere dal suo essere forte, qualificato, degradato, o caduto, ma comunque con la grazia di un grande devoto qualificato, avrà questo spirito manifestato in lui, ‘Devo servire Krishna’. Questo seme non è un qualcosa di materiale. Esso scende da Goloka Vrindavana, dal cuore di un puro devoto e, quindi, con l’iniziazione o l’associazione di un puro devoto, questo seme di inestimabile
valore, viene trasferito nel cuore del devoto. Quando ciò accade, si osservano due tipi di sintomi: i sintomi interiori ed i sintomi esteriori. I sintomi esteriori sono caratterizzati dalla determinazione inamovibile: ”Anche se mi tagliassero in pezzi, e il mondo intero diventasse mio nemico, non c’è problema, ma non potrò mai, mai, mai, rinunciare a servire Krishna. Lo servirò. Cercherò di servirLo.” Questo tipo di Bhakti è nistha, ferma fede. Questa determinazione può essere notata non interiormente, ma esteriormente. Con le parole e le azioni, possiamo vedere la
manifestazione di questo stato d’animo. Vedremo tali sintomi in personalità come Srila Haridas Thakura.
Quando molti materialisti volevano uccidere Srila Haridasa Thakur, egli disse loro, ”Non posso rinunciare a cantare Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare. Quindi, anche se sono nato in una famiglia musulmana, non posso rinunciare a questo mantra; mai e poi mai.” I suoi aguzzini tentarono di incatenarlo e lo hanno picchiato, ma egli era imperterrito nel suo Seva. Hanno cominciato a picchiarlo, ma più lo picchiavano, più Srila Haridasa Thakura cantava ad alta voce. Anche se lo picchiavano sempre di più, indisturbato Srila Haridasa Thakura cantava ad alta voce, "Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare’. Ogni volta che cercavano di dissuadere Srila Haridasa Thakura dal canto, Srila Haridasa Thakura cantava più forte.
[Srila Gurudeva e i devoti cantano ad alta voce. L’intensità del canto aumenta ogni volta che Srila Gurudeva e i devoti recitano il mantra.]
Srila Haridasa Thakura cantava con enfasi, Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare; ma con grande dispiacere dei suoi aguzzini. Poi, i malviventi hanno cominciato a picchiare Srila Haridasa Thakura ancora di più, ma Srila Haridasa Thakura ancora una volta ha
risposto ad alta voce cantando ”Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare”.
Poi i malviventi divennero molto preoccupati e cominciarono a pensare, ”Lo stiamo torturando, ma indisturbato egli canta ancora e ancora.”
Dissero ad Haridas Thakur, ”Oh! Tu forse sei un paigambar.” Paigambar, significa una persona divina. Così lo supplicarono, ”ti stiamo picchiando senza sosta per cercare di ucciderti, ma non sei intenzionato a morire. Ti preghiamo di morire, altrimenti il governatore Kazi ci ucciderà. Allora che cosa accadrà ai nostri figli? Moriranno. Così per favore muori.”
Haridas Thakur disse, ”Volete vedermi morto? Va bene allora morirò.” E dicendo questo, egli sembrava morto. Essi pensarono che fosse davvero morto e offrirono il corpo al Gange. Dopo qualche tempo, Haridas Thakur emerse dal Gange, danzando e cantando più forte che mai, ”Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare, Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare”.
Srila Gurudeva: Potete fare come lui?
Devoti: No.
Srila Gurudeva: chiedo i devoti, che hanno lasciato il canto e hanno iniziato di nuovo a fumare e ad avere altre cattive abitudini, di imparare da questo passatempo di Srila Haridasa Thakura. Essi dovrebbero prendere una lezione da questo passatempo e iniziare a cantare di nuovo. Poi di certo diverrete devoti come Srila Haridas Thakur. Questa è vera nistha. Questa fede è visibile esteriormente, ma non possiamo vedere i sentimenti interni. Ma, se questi stati d’animo non si manifestano internamente, allora non possiamo vedere il corollario, i sintomi esteriori. La fede è sempre lì. Quindi, non preoccupatevi per tutti gli ostacoli. Cantate e ricordate sempre, e non abbandonate mai l’adorazione di Sri Radha e Krishna. Questo porterà a nistha. Quando nistha matura, nascerà ruci. Con la parola ‘Ruci’ si intende il gusto nel canto del mantra. In nistha non c’è ruci, ma in ogni caso il devoto ha la determinazione: ”Praticando la bhakti, andrò avanti ed è giusto per me fare così. Questo è il mio miglior interesse. Non c’è altro modo per sviluppare la mia coscenza di Krishna.” A volte, pur essendone a conoscenza, un devoto può addormentarsi mentre canta il mantra, ma lui si sveglierà e
penserà: ”Oh, non devo dormire.” Tuttavia, egli non si arrende. Questo si definisce nistha. Ma quando giunge ruci, allora non ci sarà il sonno, l’ozio; niente. Automaticamente, il devoto canterà il nome di Krishna, e sarà assorto nell’ascolto dell’harikatha, e si impegnerà in sadhu-sanga. Avrà l’inflessibile determinazione, ”Devo prima svolgere queste attività, e poi occuparmi degli altri miei doveri.”
Quando c’è sraddha, la prima priorità del devoto sarà quella di svolgere prima le attività quotidiane necessarie nella vita, come guadagnare del denaro, incontrare altre persone di importanza nella società mondana, e solo dopo che queste attività sono state soddisfatte, prenderà in considerazione canto. Scuse come: ‘mio figlio deve andare a scuola e poi potrò cantare, oppure inizierò a cantare dopo che mio marito va a lavorare. Devo parlare
prima con la mia amica che è venuta a trovarmi, dopo canterò.’ Scuse come queste sono illimitate e questo atteggiamento continuerà per tutto il giorno. Ciò si osserva in sraddha (fede). Il devoto vuole seguire gli aspetti della bhakti, ma non è in grado. Con nistha, di sicuro seguirà gli aspetti della bhakti, ma a volte dormirà, oppure
sarà vinto dalla pigrizia. Ma non è come lo stadio di sraddha. Nella fase di sraddha, un devoto penserà, ‘Lavorerò prima e poi farò il bhajan. Farò questo, e poi farò il bhajan.’ Così, il Bhajan diventa secondario. Quando sorge nistha, egli dipende totalmente da Krishna per tutte le sue esigenze. Poi pensa, ‘Prima dovrei eseguire il canto, ricordo, l’adorazione, e poi farò altre cose.’ Questo si definisce nistha o ferma fede.
Nella posizione di ruci, gusto, non vi è nessuna sensazione di sonnolenza, né di fatica; non ci si sente affaticati nel cantare il nome di Sri Krishna. Si canta facilmente. Ma in ruci, il sadhaka deve solo impegnarsi nella pratica degli aspetti della Bhakti, come – sravanam, kirtanam, visnu-smaranam, padasevanam, arcanam, vandanam, dasyam, sakhyam, Atma-nivedanam. Il sadhaka non ha ruci nel servire Krishna, i Suoi sakha, Nanda-Yasoda, o le Gopi. Ha solo ruci nel praticare gli aspetti della Bhakti, come cantare, ricordare ascoltare, e gli altri aspetti della bhakti. Quando sorge ruci, esso è di due tipi. Ad esempio, quando le divinità sono ben decorate, il devoto dirà, ”Oh come sono belle! Se nella divinità manca la bellezza, e ha solo grandi occhi rotondi, ed è nero come Jagannatha, le cui braccia sono assenti, allora il devoto in cui ruci non è maturato vede questa divinità, e può pensare, ”Oh! Chaitanya Mahaprabhu l’ha vista e quindi dovrei vederla, avere il darsana, offrire i miei pranama e andarmene.” Non c’è alcun affetto. Ma, quando appare paripakva-ruci, cioè il ruci maturo, vedendo le divinità, lacrime scorreranno dai suoi occhi, egli non sarà in grado di stare in piedi, comincerà a tremare, e sarà molto attratto alla divinità. Questo è paripakva-ruci. Poi, se ruci matura ancora di più, sboccia nella fase chiamata asakti.
Asakti è di due tipi. Il primo tipo di asakti (attaccamento) è asakti per le nostre pratiche della devozione, come, sravanam, kirtanam, vishnu-smaranam, o i cinque aspetti della devozione come, sadhu-sanga, nama-kirtana, bhagavata-sravana, mathura -vasa, e sri-murtira-sraddhaya-sevana. Questi cinque aspetti della devozione sono
migliori rispetto ai precedenti nove. Dobbiamo cercare il sadhu-sanga di un rasika e tattva-vit-vaishnava, che è più qualificato di noi. Col sadhu-sanga, si cantano i nomi di Krishna con grande gioia. Alcuni nomi di Krishna sono:
aghadamana-yasoda-nandanau-nanda-suno,kamala-nayana-gopi-candra-vrindavanendrah pranata-karuna-krishnav ity aneka-svarupe, mama tvayi ratir uccair vardhatam namadheya
-Sri Namastaka
he krishna karuna-sindhu-dina-bandho-jagat-pate
gopesa-gopika-kanta-radha-kanta-namos’tute
Il devoto grida, ”He Krishna Karuna-Sindhu! Krishna, Tu sei un oceano di misericordia”. Ma, un nome di Krishna migliore è, ”Dina-bandhu.” Il devoto dice, ‘Krishna, se sei un oceano di misericordia, se mi privi della tua misericordia allora a che serve avere questo nome? Cosa posso fare con te? Se non sei Dina-Natha, Dina-
bandhu?” Qual è il significato di Dina-bandhu?
I devoti: Amico delle anime cadute.
Srila Gurudeva: Il devoto pregherà Krishna: ”Oh Krishna! Sono così caduto, quindi voglio che ti manifesti davanti a me come Dina-bandhu e non come Karuna-sindhu. Ma vedo che mostri la tua misericordia solo ai dina (anime in difficoltà e cadute). Sei Dina-bandhu. Ma io non sono una persona caduta?” Chi è dina? Dina si riferisce a chi non ha ricchezza; i poveri. Qual è la vera povertà? Il devoto pregherà Krishna: ‘Oh Krishna! Non ho la bhakti.’ Questa è la povertà. La ricchezza terrena non ha alcun ruolo da svolgere.
Il devoto prega: ‘Allora, io non sono povero. Almeno, non mi considero tale. Quindi, sei conosciuto come Dina-Natha’ ma io non sono Dina (povero). Sento di avere tanta ricchezza, una buona reputazione, un bel corpo, possiedo vasta conoscenza, e conosco molte arti e molte altre scienze. Sono un medico, sono un avvocato, sono un ingegnere, sono un architetto, e ho molti altri titoli. Quindi, io non sono dina. Quindi, qual è l’uso di avere il nome Dina-Natha?
Dina-bandhu-Jagata-Pathe, ”Krishna, Tu sei Jagat-pate; Tu sei il padrone del mondo intero. Di certo mi inchino a te, ma non mi piace rivolgermi a te come Jagat-pate. Qual è l’utilità per me? Voglio vederti come: ‘Gopesa.’ Mi piace la parola Gopi. Voglio essere la palya-dasi o servitrice delle Gopi. Quindi, se sei quel Gopesa, la tua gloria aumenta di un milione di volte. Quindi vorrei cantare, Gopesa, Gopesa, Gopesa.’
Quando il devoto progredisce, egli canta, Gopesa-Gopika-Kantha, Krishna non è solo Gopesa, ma è anche Gopika-Kantha, il Kantha delle Gopi; l’amato delle gopi.
Il devoto di Krishna dirà: ‘Allora, voglio cantare un nome che supera la gloria del nome Gopesa, e che è, Gopika-Kantha, l’amato delle gopi. Ma, più di questo, Krishna è Radha-Kantha. Il nome, Radha-Kantha è superiore, quindi vorrei cantare, Radha-Kantha, Radha-Kantha.’ Così, grazie al sadhu sanga si fanno i kirtana di questi nomi; sadhu-sanga, nama-kirtana. Un devoto penserà, ‘Voglio fare tutte queste cose. Voglio cantare, Radha-nath! Gopi-nath! Gopi-janavallabha! Radha-Kantha. Io non voglio cantare, Laksmi-Narayana, Dvarakadhish, Partha-Sarathi. Voglio Krishna, Nanda-Nandana, che sta servendo i piedi di loto di Radha. Voglio questo Krishna, e questo Krishna è Radha-Kantha. In questo modo il devoto avanzerà sempre di più. Sadhu-sanga, nama-kirtana-bhagavata-sravana; dovremmo ascoltare il Bhagavatam. Cosa volete ascoltare del
Bhagavatam? Il Devahuti e Kapila samvada? Il devoto risponderà, ”Oh! L’ho già ascoltato molti anni fa e mi è piaciuto; nelle vite passate.”
Cosa vuoi ora? Vuoi cantare i nomi di Prahlada Maharaja e di Nrsimhadeva? ”Oh! Anche questo l’ho fatto nella mia vita passata. Ora, non ho gusto in questi passatempi.” Allora cosa vuoi adesso? Vuoi ascoltare la narrazione di Chitraketu Maharaja? ”Sì, anzi no, vai avanti, vai avanti.”
Allora cosa vuoi sentire?
”Voglio ascoltare riguardo la Rasa-lila e la Venu gita.”
barhapidam nata-vara-vapuh karnayoh karnikaram
bibhrad vasah kanaka-kapisam vaijayantim ca malam
venor randhran adhara-sudhayapurayan gopa-vrindair
vrindaranyam sva-pada ramanam pravisad gita-kirtih
-Srimad Bhagavatham 10.21.5
Krishna ha il colore di una nuvola carica di pioggia fresca. Indossa lo scialle pitambar,a che è di colore giallo. Ha una piuma di pavone che adorna la testa, e suona il venu (flauto) appoggiandolo alle Sue belle labbra. Canta, ‘Oh Radhe, Radhe.’ Ha il Sankha (conchiglia), chakra (disco), gada (mazza), padma (fiore di loto), Kalash (pentola), e molti altri simboli si trovano sotto i Suoi piedi di loto. Madre Terra è sopraffatta e felicissima, quando Krsna appoggia i Suoi piedi su di lei. I pastorelli gridano, ‘Krishna! Krishna! Gopal! Gopal!’
sri-krishna-gopala hare mukunda
govinda he nanda-kishora krishna
ha sri-yasoda-tanaya-prasida
sri-ballavi-jivanaradhikesa
-Brhad-Bhagavatamrta 2.4.7
Tutti i Vrajavasi cantano i nomi di Krishna, Gopal! Gopal! Krishna! Krishna! Così, con la compagnia dei sadhu, dobbiamo ascoltare tutti questi kirtan. Sadhu-sanga, Nama-kirtana, Bhagavata-sravana – si ascolterà lo Srimad Bhagavatam, specialmente questi passatempi di Krishna a Vrindavana. Siate qualificati per ascoltare tutti questi passatempi in associazione di Vaishnava Rasika qualificati, e poi procedete ad adorare Sri Radha e Krishna.
Ma, dovremmo sapere che solo l’adorazione con ingredienti materiali è come l’adorazione di Lakshmi e Narayana. Quindi, dovremmo cercare di adorare Radha e Krishna coniugali, come fecero Rupa Gosvami e Raghunatha Das Gosvami. Servendo interiormente (Manasi Seva), il devoto offre il suo servizio presentando una fila di vasi d’oro (Kalash). Immediatamente, il devoto andrà a Prayag, Haridwar, Manasi-ganga, e molti altri luoghi santi. Farà il bagno in tutti questi luoghi e raccoglierà khevda, gulabjal, e tutte le altre cose necessarie all’offerta. L’acqua viene raccolta e conservata in vasi d’oro, che sono stati assemblati in linea. Sri
Radha-Krishna sono seduti su un trono. Lalita, Visakha sono pronte a servire la coppia divina, e il devoto lo viene a sapere, e si prepara ad adorare Sri Radha-Krishna con la sua mente.
Si è verificato un accadimento meraviglioso quando Srila Raghunatha das Gosvami adorava la sua divinità, una Govardhana-sila. Dopo la sua adorazione, ha preso del riso khira Prasada. Il Khira è il riso cotto nel latte, con lo zucchero. Quel riso era un po’ caldo, e ne ha preso molto poco perchè non era abituato a mangiare tali cibi.
Aveva l’abitudine di prendere solo dello yogurt, del latticello, o dei ceci secchi. Mangiava raramente. Ma con la mente, in quel giorno aveva preso un po’ di khira, perché era molto dolce e fragrante. Egli prese un po’ di khira, molto poco, e si è ammalato. Ha onorato un po’ di riso dolce con la mente, ma si ammalò. Vennero chiamati tanti buoni medici da Mathura, che sono andati a visitare Srila Raghunatha das Gosvami. A quel tempo, i vaidya erano molti qualificati. Il Vaidya esaminò il polso di Srila Raghunatha das Gosvami e disse: ‘Noi pensiamo che abbia preso un po’ di
riso dolce.’
I Vrajavasi risposero: ‘Srila Das Gosvami non prende mai il khira.’
Il Vaidya insistì, ‘vedo che ha onorato del khira-prasadam. Ma non è stato digerito correttamente. Posso sentirlo dal polso; quindi questa è la ragione per la malattia di Gosai.’ I Vrajavasi chiesero a Srila Raghunatha das Gosvami, ‘Gosai, hai davvero mangiato del Khira-Prasad?’ Srila Raghunath Das Gosvami rispose: ‘Quando ero impegnato nel manasi-seva, ho preso i resti di Sri Radha-Krishna; il loro prasadam. Molto poco però.’ Il Vaidya ha poi dato la medicina e Srila Raghunatha das Gosvami guarì.
Quindi, se non possiamo offrire alcuni servizi, come l’arati, i 12 tipi di Arcana, i cinque tipi di adorazione, i 16 tipi di offerta, allora possiamo offrire questi servizi con la mente e Krishna li accetterà. Questa adorazione interiore è meglio di quella eseguita dal corpo, perché la mente è più capace e migliore rispetto al corpo. Quindi, eseguite i servizi, risiedendo a Vrndavana. Se non si può vivere a Vrindavana fisicamente, allora dovete viverci con la
mente.
Dovete pensare: ‘Sono seduto qui, ma vedo molte mucche e vedo Gopala. Vedo che Krishna è qui, e mi sento a Vrindavana. Vedo il fiume Yamuna, quando vedo una montagna, vedo Sri Giriraja-Govardhana. Io sto inseguendo Krishna nel Rasa.’ Quando pensate in questo modo, in realtà sarete a Vrindavan. Dobbiamo seguire questi cinque aspetti della devozione (cioè sadhu-sanga, nama-kirtana, bhagavata-sravana, Mathura-vasa, sri-murtira sraddhaya-sevana), che sono i più importanti di tutti. Se toccheremo uno qualsiasi dei cinque rami della devozione o se ci impegnamo in tutti e cinque, sicuramente avremo prema molto presto. Avete capito quello che sto dicendo? Oppure devo spiegare di nuovo? Devo rispiegare?
Devoti: No.
Srila Gurudeva: Ci sono le pratiche della devozione. Se avete raggiunto asakti, vale a dire l’attaccamento per i cinque tipi, o nove tipi, oppure i 64 tipi di Bhakti, allora questo attaccamento per le pratiche devozionali si svilupperà rapidamente e si trasformerà in attaccamento per Sri Radha e Krishna. Si avrà affetto per Krishna e i suoi associati, in particolare alcuni dei suoi associati. Sarete attaccati al servizio che Essi svolgono. Sarete desiderosi di compiere il loro servizio. Quindi, dovete essere molto affezionati a Krishna, e se desiderate servirLo come degli amici, dovrete avere attaccamento per i pastorelli, come Sridama, Subala, Madhumangala, Stoka Krishna, Arjuna, Ujjvala, Lavanga. In particolare, Subala, Madhumangal, e Arjuna sono importanti; Krishna va incontro alle Gopi insieme a questi amici del cuore. Ma, Sridama non andrà perchè è il fratello maggiore di Radhika. Egli può lottare con Krishna, e può persino gettare Krishna a terra con le sue mosse di wrestling. Scherza e si impegna in numerose attività giocose con Krishna. I pastorelli giocano e vanno al pascolo insieme, ma Sridama non andrà con Krishna quando va ad incontrare Radhika e le Gopi. Ma, Madhumangala, Subala, Arjuna, possono andare; essi sono i priya-narma-sakha di Krishna. Nanda e Yashoda hanno il Vatsalya-rasa, l’amore dei genitori. E superiore a quel sentimento c’è l’amore delle Gopi. Tra le Gopi, Rupa-manjari è particolarmente utile per le anime di questo mondo condizionato. Il sentimento di Rupa-manjari è il più utile per noi. Quindi dobbiamo cercare di seguire Rupa-manjari, Rati-manjari, Lavanga-manjari, e tutte le loro sakhi. Esse servono sempre Radhika. Non sono tanto attaccate a Krishna. Se Krishna le chiama, esse rifiutano i suoi inviti, e seguiranno Radhika. Questo è l’attaccamento allo stadio di asakti. Dopo di che, quando asakti matura, il sentimento di Bhava scenderà da Goloka-Vrindavan. Quel sentimento verrà da Subala, Sridama, o da Nanda, Yasoda, o dalle Gopi, e ciò è definito Visuddha-sattva. Dopo che questo Visuddha-sattva maturerà, Krishna a volte darà il suo darsana, insieme con i suoi associati. Di conseguenza, tutti i tipi di mentalità negative, anartha, ego, sparirà completamente. Resterà solo un sentore di cattive abitudini. Dopo di ciò, se bhava è maturato, il devoto andrà nel luogo dove si
svolgono i passatempi di Krishna in uno qualsiasi dei mondi materiali. I passatempi di Krishna manifesti nel mondo materiale si chiamano ‘Prakata-lila.’ Nel luogo dell’universo dove si stanno manifestando i prakata-lila di Krsna, il devoto nascerà dal grembo di una Gopi e diventerà un Sakha di Krishna, o una sua Sakhi, a seconda dello specifico desiderio di servire Krishna, seguendo le orme di uno dei suoi intimi associati. Poi, in associazione di quegli amici, o in associazione di Nanda-Yashoda, o delle Gopi, sarà purificato. Servendo Krishna così, il suo bhava fiorirà fino a giungere a prema. Dopo prema, verrà sneha. Quando sneha matura, sboccerà Maan. Questi stati d’animo sono molto gustosi per Krishna e le Gopi. A volte Krishna manifesta Maan (gelosia) e talvolta Radhika manifesta Maan. Questo sentimento di maan diventa pranaya, seguito da raga e anuraga. Anuraga è il sentimento con cui l’anima si colora di affetto intenso (raga). Dopo anuraga, giunge mahabhava, e successivamente rudha e adi-rudha. Questa è la natura (pranaya) di Radha: ‘Sri radhaya-pranaya mahima kidrso.’
Il devoto penserà, ”Qual è la natura del pranaya di Radhika, per cui Krishna ne è totalmente controllato?” Krishna vuole gustare il suo pranaya. Se vi è pranaya, allora Krishna verrà a gustarlo; altrimenti no. Così, Krishna pensa: ”Io gusto i sentimenti di Radhika e Radhika gusta i miei stati d’animo di amore e di affetto. Ma ciò che Radhika gusta è più elevato. Lei diventa pazza, ma Io non sperimento la stessa pazzia spirituale. Perchè? Qual è la natura del suo Prema?”
Krishna possiede quattro tipi di dolcezza: la dolcezza dei suoi passatempi (Lila-Madhuri), la dolcezza della sua forma (Rupa-Madhuri), le sue qualità (Guna-Madhuri) e la dolcezza del suono del suo flauto (Venu-Madhuri) che incantano il mondo intero. Quando suona il flauto, emette solo dolcezza che cattura i cuori di tutti. Krishna è così bello, Rama, o Dvarakadhisa non sono così belli. I suoi parikara, associati, sono molto madhura (dolci). I suoi lila, passatempi, sono molto madhura, solo Radhika può gustare queste qualità di Krishna, nella misura massima, e nessun altro. Il prema di Radhika è di alta classe.
Krishna si chiede: ”Come fa Radhika a gustare queste Mie qualità? Che tipo di Ananda, felicità prova?” Krishna ha questo desiderio. Durante i Suoi divertimenti, Krishna non ha potuto realizzare tutti questi stati d’animo. Così, ora ha voluto gustarli. Gli fu detto che se avesse preso il cuore o i sentimenti di Radhika, e la sua carnagione, allora avrebbe potuto realizzarli. Poteva gustare i suoi sentimenti, prendendo in prestito i Suoi stati d’animo e la Sua carnagione dorata.
Una jiva, l’anima infinitesimale, non può prendere i sentimenti di Radhika. Essa può raggiungere alcuni degli stati d’animo
delle ancelle di Radhika, come Rupa-manjari, Rati-manjari e Lavanga-manjari. L’anima non è in grado di ottenere i sentimenti di Lalita, Visakha, Radhika, e tutte le altre Gopi. Ma è possibile essere qualificati per gustare i più alti sentimenti di prema che possiede Srimati Rupa-manjari; se si è qualificati. Siamo in grado di assaporare i sentimenti di Srimati Rupa-manjari, se ella ci concede la sua misericordia incondizionata.
Così, Krishna ha voluto assaporare tutti questi stati d’animo, e quindi voleva un tutor che gli potesse insegnare.
Chi sono i docenti? Lalita e Visakha sono i tutori. Sapeva che Visakha è apparsa come Srila Raya Ramananda Prabhu, e Lalita è giunta come Srila Svarupa Damodara Gosvami. Ha subito provveduto a soddisfare Visakha sulle rive del Godavari e lì incontrò Ray Ramananda. Qui Chaitanya Mahaprabhu ha posto alcune domande e
Ray Ramananda ha risposto. Domani, parleremo della loro conversazione, la Raya Ramananda Samvada.
Gaura Premanande! Hari Haribol!
Devoto: Guru Maharaja, dici che la jiva può arrivare fino a anuraga, e poi a mahabhava, rudha, adhirudha…
Srila Gurudeva: Un rampicante non ha sostegno, per crescere da solo. Se è da solo, cadrà verso il basso, non può procedere neppure di un centimetro senza un sostegno. Ma se c’è un grande albero, molto grande, il rampicante con il supporto di quell’albero, può raggiungere la cima. Così Krishna è l’albero, o Radhika è l’albero, Rupa-manjari è l’albero. Se la nostra anima prende l’aiuto di quell’albero cioè Krishna, o Rupa-manjari, o Radhika e tutti i loro associati, potrà sperimentare e realizzare mahabhava. Si può realizzare. Non abbiamo questi sentimenti al livello attuale, ma se raggiungeremo la cima potremo gustare tutti questi sentimenti, con l’aiuto dell’albero.
Devoto: Si può giungere fino a rudha, adirudha, ma non a madankhya mahabhava?
Srila Gurudeva: L’entità vivente realizzerà tutti questi stati d’animo. Avrà un assaggio. Chi ha un sentimento di amicizia può giungere fino ad anuraga. Il bhakta del vatsalya-rasa, col sentimento parentale, può arrivare fino ad anuraga. Ma noi siamo le dasi di Rupa-manjari, e lei ha il sentimento di mahabhava, quindi dovremo gustare questi sentimenti se siamo qualificati per andare lì e servire Rupa-manjari; allora possiamo gustare. Capisci
cosa sto dicendo? Altrimenti, non saremo in grado senza la misericordia di Rupa-manjari. Il rampicante non può salire da solo; deve avere un supporto. Così, le jive sono parte integrante della potenza di Krsna. Ma il loro dharma (la natura), è quella di rifugiarsi in un grande albero come i pada-padma di Krishna (piedi di loto). Con questo rifugio, si può arrivare fino a Goloka Vrindavan e gustare il prema-phala (frutto di prema). Se la jiva è con Radhika, e serve Radhika, soprattutto quando Radhika e Krishna si incontrano, proverà il piacere di Radhika nell’incontro con Krishna e quei sentimenti si rifletteranno nel cuore delle servitrici di Radhika, che hanno attaccamento al servizio di Srimati Radhika. Quando Radhika manifesterà un sentimento, anche le Sue servitrici lo realizzeranno. Avete capito qualcosa? So che nella vostra condizione attuale, non siete in grado di cogliere tali emozioni esaltanti, ma ascoltando ancora ed ancora per molte nascite, potrete gustarle.
Gaura-premanande!
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Sri Caitanya Mahaprabhu
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Jiva-tattva
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Krishna-tattva
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Radha-tattva
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Srila Rupa Gosvami
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Harinama-tattva
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Sadhana e Bhajana
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Luoghi di pellegrinaggio
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Commenti a libri e canzoni
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Giorni della scomparsa/ apparizione
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